ESTERI
ROMA – La Commissione europea ha approvato, in conformità delle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato, un regime italiano da 90 milioni di euro per promuovere la produzione agricola primaria, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli. Il regime mira a riorganizzare le catene di approvvigionamento agricolo a livello locale per creare migliori relazioni di mercato e vantaggi per il settore agricolo in termini di reddito, resilienza, sostenibilità e innovazione. In particolare, il regime consentirà alle imprese situate in una determinata area geografica (il cosiddetto “distretto alimentare”) di individuare le loro esigenze ed essere sostenute sulla base di un “contratto distrettuale” con il ministero italiano dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Nell’ambito del regime, che durerà fino al 31 dicembre 2029, l’aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette e servizi sovvenzionati. In particolare, il regime fornirà sostegno agli investimenti, consentendo nel contempo ai produttori di partecipare a regimi di qualità, azioni di conoscenza e informazione, servizi di consulenza e misure di cooperazione e promozione. Si prevede che usufruiranno del regime 250-300 beneficiari, il 99% dei quali dovrebbe essere costituito da microimprese e piccole e medie imprese (PMI). La Commissione ha valutato il regime alla luce delle norme dell’UE sugli aiuti di Stato, in particolare l’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato sul funzionamento dell’UE, che consente agli Stati membri di agevolare lo sviluppo di talune attività economiche a determinate condizioni, e degli orientamenti per gli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali. La Commissione ha concluso che il regime è necessario e adeguato per incoraggiare gli investimenti e le azioni a sostegno delle imprese attive nel settore agricolo a livello locale. La Commissione ha inoltre constatato che il regime è proporzionato in quanto è limitato al minimo necessario e avrà un impatto limitato sulla concorrenza e sugli scambi tra Stati membri. Su queste basi la Commissione ha approvato il regime italiano in conformità delle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato. (Inform)
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