ALBA Dopo l’annunciato ritorno ad Alba del Pride, previsto per il 5 luglio 2025, il consigliere comunale Lorenzo Barbero ha richiesto, con interrogazione scritta, notizie circa il percorso della manifestazione.
Il sindaco di Alba ha confermato di non aver ancora concordato alcun percorso del corteo e che nei prossimi giorni avrà luogo un confronto con gli organizzatori.
I consiglieri Lorenzo Barbero, Domenico Boeri, Emanuele Bolla, Riccardo Spolaore, Nadia Gomba, Elisa Boschiazzo, Carlo Bo e Massimo Reggio, preso atto della contestuale apertura dei saldi estivi per il medesimo giorno, hanno chiesto al sindaco di impegnarsi affinché il percorso del Pride si limiti alle vie secondarie, con esclusione delle principali vie del commercio cittadino.
I Consiglieri comunali spiegano: «Chiediamo che il sindaco valuti, con grande attenzione, il percorso del Pride. Siamo convinti che un corteo massiccio tra le vie principali del commercio del centro cittadino possa compromettere il primo giorno dei saldi, che coincide con la data del Pride».
Barbero commenta: «La manifestazione inizierà alle 15.30 e terminerà alle 23 e non è ancora noto il programma. Per queste ragioni abbiamo chiesto al sindaco di valutare con attenzione ogni richiesta, perché la parola del primo cittadino su questa vicenda avrà un peso rilevante. Non crediamo che una manifestazione come questa possa svolgersi senza un accordo con il Comune».
Bolla spiega: «Dal mio punto di vista il Pride è una sfilata che poco ha a che fare con la difesa dei diritti degli omosessuali, lesbiche, bisex o transex e molte persone di questa comunità non amano queste ostentazioni. Prediamo atto di come il Pride albese sia la prima vera novità nel calendario delle manifestazioni albesi della Giunta del sindaco Gatto e dell’assessora Pasini. Di fronte al tanto entusiasmo dimostrato dalla maggioranza cittadina non posso che auspicare che la manifestazione si svolga in modo sobrio e ordinato».
I consiglieri Lorenzo Barbero, Domenico Boeri, Emanuele Bolla, Riccardo Spolaore, Nadia Gomba, Elisa Boschiazzo, Carlo Bo e Massimo Reggio hanno anche spiegato:«Ricordiamo che il patrocinio comunale non può essere rilasciato in favore di organizzazioni politiche o con messaggi partici. Ciò premesso abbiamo preso atto che gli organizzatori hanno dichiarato di voler rendere noto un manifesto politico della manifestazione: alla luce di queste dichiarazioni e dell’esistenza di un significato politico della manifestazione ritentiamo che il patrocinio non possa essere concesso».
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