Enti locali, studio Bankitalia: Accelera la digitalizzazione nei servizi alle imprese





Nel triennio 2020-22 è accelerata la digitalizzazione nelle Amministrazioni locali, sia attraverso una maggiore diffusione di infrastrutture e piattaforme che permettono di accedere ai servizi digitali sia grazie all’aumento della spesa per investimenti in nuove tecnologie. Il livello di digitalizzazione era più elevato nelle regioni e nei comuni di grande dimensione, nonché nei servizi dedicati alle imprese rispetto a quelli per le famiglie. Le differenze tra macroaree geografiche erano invece meno significative. Sono le conclusioni a cui giunge uno studio della banca d’Italia “I risultati dell’indagine IDAL sulla digitalizzazione delle Amministrazioni locali”, pubblicato nella collana “Questioni di Economia e Finanza”. Il lavoro esamina i dati raccolti dall’Indagine sulla digitalizzazione delle Amministrazioni locali (IDAL) condotta dalla Banca d’Italia nel 2023. L’indagine ha rilevato lo stato della informatizzazione delle Amministrazioni locali alla fine del 2022 e i progressi registrati nel biennio precedente, documentando le differenze tra tipologie di Amministrazioni e aree geografiche. I dati possono fornire un punto di riferimento per valutare l’efficacia di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. I risultati dell’indagine mostrano progressi significativi in vari ambiti, si legge, sebbene con eterogeneità tra le diverse tipologie e classi dimensionali degli enti. Persiste tuttavia un ritardo generalizzato, soprattutto con riguardo al capitale umano e all’adozione di tecnologie quali AI/DLT e le forme più evolute di cloud. Più nel dettaglio, con riguardo ai fattori abilitanti, emerge una diffusa adozione di connessioni veloci, servizi cloud di base e dispositivi informatici tra le Amministrazioni locali italiane, senza significative differenze geografiche. Si evince una base tecnologica relativamente omogenea su tutto il territorio nazionale, che rappresenta un solido requisito per i futuri investimenti anche in tecnologie alla frontiera.

Al tempo stesso, prosegue l’analisi di Bankitalia, l‘offerta di servizi completamente online risulta più diffusa nelle Regioni e nei grandi Comuni rispetto alle altre tipologie di enti, al Nord e al Centro rispetto al Mezzogiorno e tra quelli rivolti alle imprese rispetto a quelli rivolti ai cittadini. Infrastrutture abilitanti per l’accesso (SPID) e per la gestione dei pagamenti (PagoPA) sono adottate in maniera pressoché omogenea dalle varie tipologie di enti su tutto il territorio nazionale. L’indagine ha altresì evidenziato l’importanza del contesto in cui le amministrazioni operano: la domanda effettiva di servizi digitali sembra rispondere vivacemente alla relativa offerta. Quasi tutti gli enti rispondenti segnalano una quota di pratiche evase online superiore al 50 per cento del totale, con quote maggiori per gli enti grandi e strutturati rispetto a quelli di minore dimensione e per i servizi alle imprese rispetto a servizi scolastici e sociali. La domanda risulta più elevata nel Nord Est rispetto alle altre aree del Paese. Tra il 2021 e il 2022 si è registrato un aumento degli investimenti informatici per tutte le tipologie di Amministrazioni locali; si è inoltre rilevata un’ampia partecipazione ai bandi del PNRR, con tutte le Regioni e quasi tutti i Comuni coinvolti. Persistono alcune criticità nel settore sanitario, conclude lo studio, dove emerge una ridotta adozione del fascicolo sanitario elettronico e della telemedicina, attribuita a problemi di natura organizzativa e finanziaria.





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