Confindustria Sicilia, Ius Scholae valore per società e imprese – PMI


Lo Ius Scholae è un dovere dello
Stato e un valore fondamentale per la società e per le imprese”.

   
Così il presidente di Confindustria Sicilia, Gaetano Vecchio, a
proposito del dibattito in corso sui diritti dei migranti e
della posizione assunta dal presidente della Regione Schifani.

   
“In un paese segnato dall’inverno demografico – prosegue il
presidente degli industriali siciliani – questa riforma
rappresenta un’opportunità per rafforzare il tessuto sociale ed
economico, offrendo nuove energie e talenti al mercato del
lavoro.”
Secondo i dati di previsione del Csc (Centro studi
confindustria) il declino demografico accrescerà la carenza di
lavoratori che già oggi è un problema: tra 5 anni la domanda
supererà l’offerta di lavoro di ulteriori 1,3 milioni di unità.

   
Nel 2023 la quota delle assunzioni previste ha superato il 45%
(quasi 2,5 milioni). Una modesta crescita economica (del 4,9%
cumulato nel 2024-2028) implicherebbe un fabbisogno di
occupazione aggiuntiva di circa 815 mila unità.

   
“In questo contesto – conclude Vecchio – lo Ius Scholae si
configura come una misura necessaria per fornire al tessuto
produttivo del paese l’opportunità di un mercato del lavoro più
dinamico e maggiormente rispondente alle istanze delle imprese.”

   

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