Hubble, 30 milioni di euro è il valore della produzione delle startup accelerate dal 2017 grazie al programma di accelerazione di Fondazione CR Firenze e Nana Bianca
Al via oggi il batch 9, tra assistenti AI e piattaforme che offrono nuovi servizi
Si sono presentate all’Innovation Center le nuove startup selezionate, ecco i loro progetti che saranno sviluppati nei prossimi 4 mesi
Una app per creare racconti personalizzati per i bambini grazie all’intelligenza artificiale, un personal shopper virtuale, una piattaforma per aiutare i personal trainer a organizzare il loro lavoro. Un nutrizionista digitale, una app che seleziona i migliori articoli di stampa specializzata per la tua informazione quotidiana, un servizio di car pooling a Firenze, per semplificare la vita ai pendolari e alle aziende del territorio.
Questi progetti, le idee innovative che stanno alla loro base e i team che le hanno trasformate in imprese digitali sono stati presentati oggi durante l’evento di lancio dell’edizione numero 9 di Hubble.
Hubble è uno dei programmi di accelerazione per startup digitali più conosciuti in Italia, nato dalla collaborazione pluriennale e consolidata tra Fondazione CR Firenze e lo startup studio Nana Bianca, insieme alla Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione dell’Università degli Studi di Firenze.
Il programma ha preso avvio nel 2017 e ha sancito l’inizio di una sinergica collaborazione tra Fondazione CR Firenze e Nana Bianca. Sono state 51 le startup che hanno completato il percorso di Hubble e che hanno dato lavoro stabile a 200 persone, secondo i dati elaborati da Nana Bianca, hanno raccolto sul mercato 14,7 milioni di euro e hanno prodotto un fatturato in pochi anni di oltre 30 milioni di euro.
Le sei startup selezionate per Hubble 9 riceveranno ognuna un contributo in denaro di 60 mila euro – con la possibilità di ottenere altri 40 mila euro in base alla performance – potranno contare su una mentorship di alto profilo, quattro mesi di sessioni di formazione, il meglio dei servizi digitali per lo sviluppo del loro business. Novità di quest’anno è l’introduzione nel gruppo dei selezionati di uno spin off universitario, il progetto Tuss.
I progetti imprenditoriali selezionati sono stati ideati da team con una media di età di 30 anni. Quattro su sei sono stati fondati nel 2024, cinque hanno la sede a Firenze.
Eccoli più nel dettaglio:
FairyMinds è un’app innovativa pensata per genitori che vogliono intrattenere ed educare i loro figli attraverso storie personalizzate. La piattaforma consente di creare racconti illustrati e su misura, tramite AI in base alle preferenze dei genitori e dei bambini, combinando educazione e intrattenimento in un formato interattivo e coinvolgente. L’obiettivo è fornire un’alternativa creativa e significativa al consumo passivo di contenuti digitali, aiutando i genitori a trascorrere più tempo di qualità con i propri figli.
Teticum è una piattaforma di assistenza virtuale avanzata per gli e-commerce, progettata per replicare l’esperienza di un commesso fisico. L’obiettivo principale è supportare i clienti durante il processo d’acquisto, ottimizzando la scoperta, la selezione e la finalizzazione degli ordini. Inoltre, Teticum raccoglie dati dalle interazioni per migliorare l’esperienza utente e supportare le decisioni strategiche dei rivenditori. La tecnologia di Teticum combina l’intelligenza artificiale con una interfaccia utente intuitiva, consentendo l’integrazione dell’assistente virtuale direttamente sui siti web degli e-commerce.
DaLunedì è una piattaforma digitale certificata che rende l’accesso alla consulenza nutrizionale semplice, efficiente e personalizzato. Grazie a un team selezionato di nutrizionisti e a strumenti educativi e motivazionali, DaLunedì accompagna gli utenti lungo un percorso alimentare su misura, interamente gestito online. Obiettivo principale: migliorare il benessere e le abitudini alimentari in modo accessibile, innovativo e professionale. DaLunedì utilizza un sistema tecnologico integrato basato su un algoritmo avanzato di profilazione.
Plannest è una piattaforma digitale progettata per semplificare e ottimizzare la gestione quotidiana dei Personal Trainer e dei centri fitness. Attraverso strumenti automatizzati e una suite di funzionalità intuitive, Plannest aiuta i professionisti a risparmiare tempo, concentrandosi sull’allenamento dei clienti, eliminando stress logistici e migliorando l’esperienza complessiva sia per i trainer che per gli utenti finali.
Column è una piattaforma di informazione personalizzata che consente agli utenti di leggere e ascoltare articoli selezionati dalle migliori testate italiane e internazionali, con un unico abbonamento. L’obiettivo è contrastare la disinformazione, migliorare l’accesso a contenuti di qualità e offrire un’esperienza priva di pubblicità o paywall, rendendo più efficiente il tempo dedicato all’informazione. La piattaforma integra funzionalità basate su intelligenza artificiale e un chatbot per rispondere a domande su articoli specifici. Ha all’attivo partnership con più di 250 testate giornalistiche, garantendo accesso a contenuti normalmente dietro paywall.
Il progetto Tuss, realizzato da un team di ricercatori dell’Università di Firenze vuole realizzare un nuovo servizio di trasporto basato sulla condivisione dei veicoli per le periferie urbane. Il servizio combina il car-sharing e il car-pooling per spostamenti brevi che hanno origine o destinazione in un hub di trasporto, ad esempio le stazioni. La app raggruppa automaticamente gli utenti in un gruppo, a cui viene assegnato un veicolo condiviso. La piattaforma permette quindi ai pendolari di condividere viaggi, migliorando l’accessibilità e riducendo l’impatto ambientale.
Ha commentato il Direttore Generale di Fondazione CR Firenze, Gabriele Gori: “Con Hubble selezioniamo e aiutiamo a sviluppare nuovi progetti imprenditoriali che si distinguono sia per la tecnologia utilizzata, ormai imprescindibile lo strumento dell’intelligenza artificiale e la profilazione di algoritmi avanzati, ma anche per le competenze e le qualità dei team che hanno ora la possibilità di entrare a far parte di una comunità e costruire al meglio il loro futuro imprenditoriale. L’ Innovation Center si conferma il luogo dove la nostra città e i nostri giovani possono venire per confrontarsi e capire i nuovi orizzonti del mondo digitale”.
“Stiamo vivendo una delle trasformazioni più radicali della storia del digitale, in cui l’intelligenza artificiale, l’automazione e la decentralizzazione stanno ridefinendo modelli di business e interi settori economici – ha commentato Alessandro Sordi CEO di Nana Bianca – In questo scenario, il valore di un programma come Hubble non è solo quello di supportare la nascita di nuove imprese, ma di creare un’infrastruttura che permetta a talenti e startup di sperimentare e scalare rapidamente in un contesto competitivo globale.
Oggi l’innovazione non è più un’opzione, ma una necessità: Firenze sta dimostrando che può essere un hub di riferimento per questa nuova generazione di imprenditori, e noi di Nana Bianca siamo qui per accelerare questo cambiamento con strumenti, capitali e competenze”.
“La nona edizione del programma Hubble è ai blocchi di partenza, nuove sfide attendono i giovani talenti che si apprestano ad intraprendere il percorso di accelerazione e i promotori dell’iniziativa che dovranno supportarli, ma tutto questo non può che renderci orgogliosi – dice Marco Pierini Presidente della Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione dell’Università di Firenze –. Hubble è a pieno titolo un elemento fondante del nostro ecosistema dell’innovazione territoriale, ma con riverberi che ormai si estendono ben oltre e la sua importanza si sostanzia anche e soprattutto con le sue rilevanti ricadute occupazionali e di propulsione della creatività dei giovani startupper.
La nuova edizione del programma oltre a fornire le consuete basi di sviluppo per le nuove aziende, come sempre si concentrerà anche sugli ultimissimi trend e quindi l’Intelligenza Artificiale non potrà non essere un tema chiave, senza però lasciare indietro aspetti radicati nell’innovazione quali la sostenibilità e la transizione gemella”.
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