Si chiama “vIvA” e mette a disposizione risorse per 2,6 milioni di euro per sviluppare competenze digitali in ambito di Intelligenza Artificiale, con particolare riferimento ai settori del Made in Italy, a beneficio di persone in condizioni di vulnerabilità. È il nuovo bando pubblicato lo scorso 12 marzo dal Fondo per la Repubblica digitale – Impresa sociale, realtà che rappresenta una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri) e alla quale dall’aprile 2022 aderisce la Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Il Fondo si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dal Piano Nazionale Complementare. Con “vIvA” agisce insieme a Google.org, che mette a disposizione metà dei fondi necessari.
L’obiettivo è abilitare le persone alla comprensione e all’utilizzo delle tecnologie di Intelligenza Artificiale attraverso lo sviluppo di competenze specifiche spendibili nel mondo del lavoro. Le azioni formative dovranno essere destinate, tra gli altri, a persone disoccupate, inattive, Neet, lavoratori a rischio di demansionamento o sostituzione, persone con disabilità, minoranze sottorappresentate, vittime di violenza, residenti in aree svantaggiate o in contesti emarginati.
«Lo sviluppo delle competenze è un’opportunità importante per le imprese e per il mercato del lavoro – sottolinea Roberto Reggi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano -. La nostra scelta di aderire al Fondo per la Repubblica digitale, ormai tre anni fa, è stata dettata proprio dal desiderio di investire nella formazione sulle nuove tecnologie. Questo Bando appare particolarmente significativo poiché sostiene progetti che puntano anche all’inclusione sociale, mettendo a disposizione dei più vulnerabili gli strumenti per diventare professionisti qualificati».
L’Intelligenza Artificiale rappresenta una delle frontiere più promettenti della tecnologia moderna, nonché una delle forze più trasformative degli ultimi tempi con il potenziale per rimodellare il panorama economico italiano: secondo uno studio del 2024 commissionato da Google, si stima che l’IA possa assistere il 58% dei lavori in Italia e contribuire a un incremento dell’8% del PIL nei prossimi dieci anni. Inoltre, un report di Assintel sottolinea come il mercato ICT italiano abbia registrato nel 2024 una crescita del +4,1%, raggiungendo i 42,4 miliardi di euro, con una previsione di +4,6% per il 2025.
I DATI
Per quanto riguarda le imprese italiane, secondo lo studio, il 27% delle aziende sta aumentando gli investimenti in innovazione, mentre il 62,2% li mantiene costanti. In questo scenario, assume una rilevanza particolare il contesto del Made in Italy che costituisce un asse fondamentale per l’economia del Paese: settori come agroalimentare, commercio, metalmeccanico, metalsiderurgico, mobile e arredo, moda e abbigliamento e turismo, costituiscono le filiere caratterizzanti l’economia nazionale sulle quali è prioritario agire e nelle quali l’impiego dell’IA rappresenta un’occasione per acquisire un vantaggio competitivo sia in termini di efficienza che di aumento di produttività.
COME PARTECIPARE
Il Bando si rivolge a soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro e aziende. Le proposte progettuali devono essere inviate entro le ore 13 del 12 giugno 2025 attraverso il portale Re@dy (www.portaleready.it). Le proposte progettuali devono prevedere un contributo compreso tra un minimo di 200 mila e un massimo di 300 mila euro. Per tutti i dettagli si può consultare il sito fondorepubblicadigitale.it.
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