Brevetti e innovazione: la Sicilia guarda al futuro con fiducia.


Le domande di brevetto per invenzioni industriali presentate in Sicilia costituiscono l’1,62% del totale nazionale. Sebbene sia una percentuale modesta rispetto ad altre regioni, rappresenta un passo significativo verso una maggiore vivacità innovativa, dimostrando che le imprese locali stanno rafforzando il loro impegno in questo ambito. D’altro canto, le domande di brevetto per modello di utilità raggiungono il 3,76% del totale nazionale, un risultato particolarmente importante per le piccole e medie imprese. I brevetti per modello di utilità sono, infatti, strumenti essenziali per proteggere miglioramenti pratici relativi a strumenti, macchinari o processi in modo più accessibile. Emerge dal rapporto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Secondo i dati forniti dalla Direzione Generale per la Proprietà Industriale del Ministero, nel 2024 sono state depositate complessivamente 10.148 domande di brevetto per invenzione industriale in Italia, con un incremento del 7,4% rispetto al 2023. Di contro, le domande per modello di utilità hanno subito una leggera flessione, pari a -1,1%, fermandosi a 1.830.

L’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) ha emesso 34.358 provvedimenti, registrando un calo del 7,3% rispetto ai 37.239 del 2023. Questa flessione è attribuibile in gran parte alla diminuzione delle richieste di convalida dei brevetti europei, conseguente all’introduzione del brevetto europeo a effetto unitario, che elimina la necessità di convalida nazionale. Tra i titoli concessi a livello nazionale, si contano 7.532 brevetti per invenzioni industriali e 1.273 per modelli di utilità, a cui si aggiungono le concessioni legate all’esame nazionale di domande internazionali.

In Sicilia, l’innovazione sta diventando sempre più una realtà concreta, sostenuta da iniziative strategiche come la strategia S3 Sicilia. Questo programma regionale di specializzazione intelligente si concentra su settori chiave, tra cui l’agroalimentare, il turismo, le energie rinnovabili e le biotecnologie. Nel terzo trimestre del 2024, la regione ha registrato un saldo positivo di quasi 1.000 nuove attività, con un forte impulso nei settori tecnologico e green. Anche i comuni siciliani si stanno impegnando in progetti di trasformazione digitale, volti a modernizzare infrastrutture e servizi pubblici, promuovendo la sostenibilità.

Giuseppe Pullara, vicepresidente nazionale di Conflavoro e segretario regionale per la Sicilia, sottolinea l’importanza dei brevetti come strumenti per incentivare il progresso tecnologico. “I brevetti rappresentano una risorsa strategica per le imprese, aumentando il loro valore e facilitando l’accesso ai finanziamenti- dichiara-. Inoltre, proteggendo le innovazioni, le aziende siciliane possono mantenere un vantaggio competitivo sul mercato e contribuire al progresso collettivo una volta scaduta la protezione brevettuale. Con un saldo positivo nella creazione di nuove imprese e una crescente attenzione all’innovazione- conclude Giuseppe Pullara– la Sicilia dimostra di avere il potenziale per diventare un punto di riferimento nell’economia italiana ed europea.

Valorizzando il talento locale e proteggendo le idee creative, l’isola guarda con fiducia alle sfide future.

(Nella foto da sx: Giuseppe Pullara, vice presidente nazionale, e Roberto Capobianco, presidente nazionale di Conflavoro).

 



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