Presentata la partecipazione della Regione (Verona, 6-9 aprile): la collettiva è composta da 59 aziende vitivinicole e 3 consorzi di tutela
La Regione Lazio, in collaborazione con Arsial, porta a Vinitaly 2025 il meglio della sua produzione enologica: un mosaico di territori, vitigni e saperi che esprime l’identità dei propri territori e il dinamismo di un settore in grande crescita. La collettiva del Lazio per il Vinitaly – in programma a Verona dal 6 al 9 aprile – è composta da 59 aziende vitivinicole e 3 consorzi di tutela: Roma DOC, Cesanese del Piglio DOCG e Frascati.
Tra le aziende presenti, a testimoniare la vivacità e la ricchezza del comparto, figurano anche due brand specializzati nella produzione di spirits, espressione dell’arte della distillazione laziale.
La partecipazione della Regione Lazio al Vinitaly 2025 è stata ufficialmente presentata a Roma in conferenza stampa, presso il Tempio di Vibia Sabina e Adriano, in Piazza di Pietra. All’appuntamento, moderato dal giornalista RAI Rocco Tolfa e aperto dal saluto del Presidente della Camera di Commercio Lorenzo Tagliavanti, hanno preso parte il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, l’Assessore al Bilancio, Agricoltura e Sovranità Alimentare della Regione Lazio Giancarlo Righini, il Commissario Straordinario di Arsial Massimiliano Raffa, il Presidente di Veronafiere Spa Federico Bricolo, il Presidente di Gambero Rosso Paolo Cuccia e il Presidente della Fondazione Italiana Sommelier e di Bibenda Editore, Franco Maria Ricci.
IL NUOVO PADIGLIONE
Situato all’ingresso Cangrande, il padiglione del Lazio si estende su 2.450 mq, con un ampliamento del 20% rispetto all’edizione precedente. Il progetto architettonico, firmato Westway Architects, trae ispirazione dagli antichi acquedotti romani, coniugando design contemporaneo e richiami alla storia millenaria della regione. Il cuore nevralgico del padiglione, la navata centrale, è articolato in due livelli:
• il piano inferiore: che ospiterà la lounge istituzionale, gli stand delle aziende partecipanti e dei partner: Camera di Commercio di Roma, Acqua Filette, Di Marco, Fondazione Italiana Sommelier – Bibenda e Blu Banca –Gruppo Banca Popolare del Lazio.
• il piano superiore: dove saranno allestite un’area stampa, due sale per le masterclass e un’area ristorazione.
Un avanzato sistema di comunicazione integrata collegherà i due livelli, con l’obiettivo di rendere l’esperienza ancora più interessante: il grande ledwall posizionato all’ingresso, trasmetterà in tempo reale gli eventi del piano superiore, alternandoli a contenuti dedicati ai territori e ai vini della nostra regione.
IL CLAIM
Il concept scelto per la partecipazione della Regione Lazio a Vinitaly 2025 è LAZIO MONUMENTAL TASTE. Il claim è un invito a scoprire il Lazio attraverso il gusto, un gusto monumentale, che esprime la storia, la cultura e la grande tradizione enologica della nostra regione. Il Lazio ha un’identità molto forte, che può essere raccontata in maniera affascinante proprio attraverso il vino, in un viaggio simbolico tra radici millenarie e slanci innovativi, che testimoniano l’evoluzione di un territorio che sa custodire il passato e interpretare il futuro.
IL VIGNETO LAZIO
Una viticoltura con prospettive di crescita importanti, che nel corso del tempo ha saputo focalizzarsi su un modello di qualità, scommettendo sulla riscoperta degli autoctoni, senza trascurare la valorizzazione dei grandi vitigni internazionali. È il quadro del Lazio del vino, che si presenta a Vinitaly 2025 con numeri che evidenziano la crescita dell’intero comparto. Il “Vigneto Lazio” vanta 3 DOCG, 27 DOC, 6 IGT e 37 vitigni autoctoni, un patrimonio nel quale si riversa l’attività di una filiera che conta 18.000 ettari di superficie vitata, oltre 400 cantine attive e una produzione nella vendemmia 2024 di 730.000 ettolitri di vino (+ 64% rispetto al 2023 – fonte Dichiarazioni vendemmiali – Sian), con una forte prevalenza di bianchi (74% del prodotto) sui rossi (26%). Il 15% del vigneto Lazio è biologico (+32% rispetto al 2016 – fonte Sinab).
Quella del vino laziale è una filiera strategica per l’agricoltura, ma anche per l’intera economia regionale, capace di generare oltre 230 milioni all’anno di valore di produzione, 66 dei quali dalle sole denominazioni DO/IG (fonte IsmeaQualivita) e un export di vino “Made in Lazio” pari a 82 milioni di euro (in crescita del 71% rispetto al 2014 – fonte inumeridelvino.it).
IL PROGRAMMA
Il Lazio propone a Vinitaly 2025 un calendario di attività studiato per coinvolgere esperti, appassionati e operatori del settore:
• un percorso enologico esclusivo, curato dalla Fondazione Italiana Sommelier (FIS), composto da otto masterclass blind tasting, dove saranno rappresentate tutte le aziende presenti nella collettiva;
• tre masterclass dedicate ai tre Consorzi partecipanti;
• una masterclass curata da Gambero Rosso e dedicata ai vini “Tre Bicchieri” della nostra regione inclusi nella collettiva;
• un’area ristorante “stellata”, curata dallo chef Marco Bottega (Aminta Resort – Genazzano/RM – 1 stella Michelin), che prenderà vita durante la fiera.
Ad aprire il percorso gastronomico, nel primo giorno dell’evento, sarà Doriano Percibialli, giovane chef dei Castelli Romani (La Locanda Dorica – Velletri/RM), con la sua personale interpretazione del territorio. L’esperienza sarà arricchita dagli abbinamenti cibo-vino proposti dalla FIS, con l’intento di creare un viaggio sensoriale d’eccellenza. Un’opportunità unica per celebrare il legame tra istituzioni, grandi vini laziali e le migliori espressioni culinarie del territorio. Gambero Rosso, entrato quest’anno tra le partnership del Lazio a Vinitaly, valorizzerà le ricette degli chef e gli abbinamenti con contenuti social “ad hoc”, garantendo la copertura mediatica della manifestazione anche attraverso il settimanale “Tre Bicchieri” con uscite nel periodo antecedente alla fiera e nei giorni dell’evento, sullo speciale “Vinitaly Daily.
BUSINESS E INTERNAZIONALIZZAZIONE: IL LAZIO GUARDA AL FUTURO
Il programma del Lazio a Vinitaly 2025 è arricchito da incontri tecnici B2B tra buyer e produttori, realizzati in collaborazione con Veronafiere. Queste sessioni offriranno alle imprese della filiera un’importante occasione per instaurare relazioni commerciali, condividere know-how e favorire lo sviluppo di partnership e collaborazioni nel settore. Gli incontri B2B occupano un ruolo nevralgico nella strategia di Arsial che mira a facilitare l’incontro tra domanda ed offerta nel corso dei grandi eventi di settore, creando un ponte in quei mercati strategicamente rilevanti per le nostre imprese, anche attraverso progetti internazionali, nati per costruire canali di incontro. Come Vinitaly.USA, tenutosi a Chicago nell’ottobre del 2024, che ha visto protagoniste 15 aziende laziali.
Tra le attività di networking previste per questa edizione, figura anche il Pinsa Party: un evento dinamico che animerà il padiglione, la sera del 6 aprile, tra stand aperti, vini del Lazio e la vera Pinsa Roma. Tra le iniziative promozionali, volte ad accrescere le opportunità di business, è stata avviata la collaborazione con il brand Bernabei, il miglior e-commerce di vino in Italia. Grazie a questa collaborazione, i clienti che acquisteranno vini del Lazio per un importo minimo di 100 euro potranno ricevere in omaggio un biglietto per Vinitaly 2025. Un’opportunità per promuovere il comparto vitivinicolo regionale e rafforzare la presenza del Lazio nel più prestigioso evento fieristico del settore.
IL LAZIO A VINITALY 2025: UNA VETRINA INTERNAZIONALE PER IL FUTURO DEL VINO
Con un padiglione scenografico, un programma ricco di contenuti e una strategia orientata alla promozione del settore e alla valorizzazione del territorio, la Regione Lazio vuole confermarsi protagonista a Vinitaly 2025. L’edizione di quest’anno è un’occasione per consolidare il posizionamento del Lazio nel panorama enologico internazionale, segnando una nuova tappa nell’affermazione della nostra regione come terra di grandi vini e grandi storie da raccontare.
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