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“L’e-Brt è importante, ma serve un sostegno per negozi e ristoranti”


Riceviamo e pubblichiamo la lettera della proprietaria di un’attività commerciale lungo la Provinciale 525 in merito alle problematiche legata al cantiere dell’e-Brt.

Mi chiamo Natascia e sono titolare di Baby Bazar Lallio, un negozio di articoli per l’infanzia che da anni è un punto di riferimento per le famiglie della zona. Vi scrivo per denunciare una situazione che sta mettendo in difficoltà molte attività commerciali lungo l’asse Bergamo-Dalmine.

I lavori per la realizzazione del nuovo bus elettrico verso Verdellino hanno trasformato la viabilità in un incubo: traffico paralizzato, clienti che evitano la zona e attività commerciali che subiscono danni economici evidenti. Quello che dovrebbe essere un progetto di miglioramento della mobilità si sta invece rivelando un colpo durissimo per chi lavora e investe in questo territorio.

È inconcepibile che le amministrazioni locali abbiano avviato un’opera di questa portata senza prevedere misure di tutela per le attività coinvolte. Un’amministrazione responsabile non può ignorare le conseguenze delle proprie decisioni. Creare infrastrutture è importante, ma farlo senza un piano di sostegno per chi nel frattempo subisce danni certi è segno di incompetenza e totale disinteresse per il tessuto economico locale.

 

 

Nella zona ci sono attività che, a causa di questa situazione, hanno già dovuto ridurre il personale o ricorrere alla cassa integrazione. Non possiamo essere noi commercianti a pagare il prezzo di scelte amministrative miopi. Chiedo che le istituzioni si assumano le proprie responsabilità e che venga istituito un fondo di compensazione per coprire almeno una parte delle perdite subite. Questa non è una richiesta straordinaria, ma una misura di buon senso per evitare la chiusura di negozi, ristoranti e altre attività che danno vita e lavoro a questa area.

Chiedo inoltre che le amministrazioni locali escano dai loro uffici e vengano a confrontarsi con chi sta subendo gli effetti di questa gestione. È facile parlare di sviluppo e innovazione quando i costi li pagano sempre gli altri.

Spero che questa lettera possa smuovere qualcosa e ringrazio la redazione per lo spazio che vorrà dedicare a questa vicenda.

Cordiali saluti
Natascia, titolare di Baby Bazar Lallio

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