Spazi e costi ridotti con il lavoro ibrido, così le aziende si preparano alle nuove sfide economiche


Gli smartworker che lavorano nei coworking sul territorio vengono dotate di un kit per lo smartworking che comprende un secondo monitor ultraleggero e portatile, alzatine e tastiere ergonomiche, zaino, felpa, borraccia e tappetino per il mouse tutto realizzato con materiali ecosostenibili. Oggi, racconta Aurelio Agnusdei, country manager Italia, «l’azienda ha consolidato un modello attorno a due hub principali a Roma e Milano, arricchiti da una rete di coworking selezionati dove le persone possono scegliere in base alle loro esigenze.

In un contesto in cui molte aziende stanno ridefinendo le proprie strategie sul lavoro a distanza, privilegiando il rientro in ufficio, in Grenke abbiamo scelto un modello organizzativo che valorizza lo smart working, prevedendo un solo giorno di rientro in sede a settimana e consolidando la visione di un ambiente professionale basato sulla flessibilità, sull’efficienza e sull’orientamento ai risultati. Lo smart working non si limita al lavoro da remoto, ma significa lavorare per obiettivi, adottando un sistema fondato su tre direttrici principali: tecnologia (bytes), spazi (bricks) e comportamenti (behaviours)».

Integrare il benessere psicologico nelle strategie aziendali, continua Agnusdei «non è più un optional, ma una necessità per migliorare la produttività, l’innovazione e la competitività. Come azienda, l’obiettivo primario di Grenke è quello di creare un ambiente che favorisca l’engagement, stimoli la creatività e, al contempo, promuova il benessere psicofisico di chi lavora con noi. Questo è il fondamento di una cultura organizzativa che guardi al futuro senza mai dimenticare le persone e il valore che possono generare».

Tutto questo viene confermato da un’indagine interna da cui è emerso che nel 2024 «la soddisfazione generale delle persone è cresciuta dell’1,5% – dice Agnusdei -. Il trend è +10% complessivo negli ultimi 3 anni, quindi rispetto al 2021 pre-smart working, per cui l’introduzione dello smart working ha influito positivamente sul benessere delle persone. In particolare sul tema lavoro agile il gradimento è aumentato del 2% nel 2024 e ancora migliore è la valutazione sul worklife balance: +3% nel 2024».

Le prospettive

Tornando alla ricerca di Iwg, si ha effettivamente la conferma che le aziende flessibili sono più fiduciose sulle proprie prospettive di crescita e sull’aumento del personale. Oltre due terzi (67%) delle aziende ibride sono fiduciose che la loro attività crescerà nel 2025 e quasi la metà (48%) è sicura di poter assumere nuovi dipendenti, mentre nelle aziende tradizionali le percentuali scendono rispettivamente al 51% e 38%. I leader delle aziende ibride hanno citato numerosi vantaggi di questo modello, tra cui una maggiore soddisfazione dei dipendenti (53%), fidelizzazione (43%) e produttività (46%).



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