Per il Bonus Elettrodomestici 2025 i rischi di esclusione sono diversi: ecco tutti i dettagli sulle nuove scadenze e lo scenario attuale
Negli ultimi tempi, si è tornati a discutere del Bonus Elettrodomestici 2025, un’iniziativa contemplata dalla Legge di Bilancio introdotta con l’anno precedente.
Questa misura desidera incentivare l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica e rientra in un piano di azioni volte ad agevolare le possibilità di risparmio per gli italiani.
Tuttavia, l’attesa per il decreto attuativo ha subìto un rallentamento, comportando un slittamento delle tempistiche previste e generando incertezze tra i potenziali beneficiari.
Qual è la situazione attuale? Quali sono i parametri previsti dalle più recenti osservazioni governative? Approfondiamo al meglio tutti gli aggiornamenti in materia.
Nuove normative in arrivo
Come evidenziato anche da Designmag.it, il decreto attuativo che avrebbe dovuto essere promulgato entro il 3 marzo 2025 non è ancora stato rilasciato. La causa principale di tale ritardo risiederebbe nella necessità di rivedere la normativa al fine di tutelare il Made in Italy, ma in che senso? Ebbene il Ministero dell’Economia e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sono attualmente al lavoro per redigere nuove regole operative che restringerebbero la selezione dei prodotti acquistabili tramite il Bonus ai soli articoli fabbricati in Italia, con l’intento di supportare la filiera nazionale.
In principio, la versione iniziale del Bonus prevedeva una copertura fino al 30% del costo di ciascun elettrodomestico, con un limite massimo di 100 euro, cifra che sarebbe salita a 200 euro per le famiglie con un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) inferiore a 25. 000 euro. Adesso, ogni nucleo familiare potrebbe beneficiare del contributo per un solo prodotto, a condizione però che si tratti di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, appartenenti a una classe non inferiore alla B e prodotti all’interno dell’Unione Europea; ma non solo. Infatti, il Governo starebbe considerando di limitare ulteriormente i requisiti: le lavatrici e asciugatrici dovrebbero appartenere almeno alla classe energetica A, le lavastoviglie alla classe C e i frigoriferi e congelatori alla classe D.
Quando presentare domanda?
Per quanto discutibile il principio di garanzia del Made In Italiy, stando ad indiscrezioni, l’avvio della procedura potrebbe verificarsi nei prossimi mesi, possibilmente a giugno. Non è previsto un tipico “click day”: il sistema funzionerà tramite uno sconto applicato direttamente in cassa, mentre i rivenditori saranno rimborsati attraverso un credito d’imposta.
Potrebbe essere predisposto un elenco ufficiale dei modelli di elettrodomestici prodotti in Italia che rientreranno nel contributo, a titolo informativo. Restano quindi da attendere ulteriori sviluppi per avere maggiori dettagli sulle nuove normative e sulla data di avvio di questo importante incentivo per le famiglie italiane.
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