A opporsi alle criticità, per primi, gli agricoltori di Samassi. “Ho seguito questa vicenda passo dopo passo, confrontandomi con loro, con la Coldiretti e con l’Assessore Regionale alla Agricoltura per cercare di porre fine a un’ingiustizia che rischiava di penalizzare proprio le aziende agricole che investono nel comparto” dichiara il Consigliere regionale Alberto Urpi.
Il problema riguardava la disparità negli aiuti alle imprese agricole situate nei comuni classificati come “non svantaggiati”, tra cui Samassi. Grazie all’interlocuzione con l’Assessore all’Agricoltura Gian Franco Satta, che stava anche egli lavorando sul tema e che quindi ha colto la problematica del territorio, si è riusciti a correggere questa disparità con delibera del Comitato di monitoraggio del Psr: ora gli aiuti sugli investimenti saranno uniformati al 60% per le imprese agricole e al 70% per i giovani agricoltori, indipendentemente dalla classificazione territoriale (comuni svantaggiati e non).
“Questo è stato un risultato corale, che dimostra quanto sia importante ascoltare il territorio e agire con determinazione. L’agricoltura è una risorsa strategica che va tutelata con politiche concrete e attente. Il mio impegno è e sarà sempre quello di lavorare per le istanze della mia comunità, con l’obiettivo di centrare risultati concreti”.
Un risultato importante per tutti i 15 comuni che erano ancora svantaggiati, tra cui Assemini, San Gavino Monreale, San Sperate, Masainas, per tutti questi è stato disposto, ai fini degli investimenti, la parificazione dell’intensità del contributo a fondo perduto, per tutti il 60%, prima, per gli agricoltori di questi comuni, era il 40%.
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