Flavia Binetti nominata AD di Organon Italia


A partire dall’1 aprile, Flavia Binetti (in foto) sarà l’amministratrice delegata di Organon Italia. La professionista vanta una consolidata esperienza nel settore farmaceutico, prima in MSD, dove ha ricoperto molteplici ruoli di responsabilità, poi in Organon dove ha consolidato la sua posizione di leadership nel mondo della salute femminile.

Esperta di strategie commerciali e marketing, di market access e pianificazione è da sempre una
leader inclusiva, combinando capacità strategiche a quelle imprenditoriali, sviluppate nelle diverse aree di business di cui si è occupata e grazie diversi ruoli che ha ricoperto, spaziando dall’area marketing e vendite fino al market access, le relazioni istituzionali e la comunicazione.

Appassionata di people management e cultural change, negli anni della sua carriera si è impegnata
a sviluppare approcci aziendali innovativi basati sulla progettazione e implementazione di nuovi
modelli Go-To-Market. Flavia Binetti arriva alla guida di Organon Italia dopo un percorso di
crescita professionale che l’ha vista impegnata in prima linea nello sviluppo dell’azienda e nel
consolidamento della sua reputazione, trasformando la start-up in un brand consolidato nel
panorama italiano.

Nel nuovo ruolo di AD di Organon Italia, Binetti guiderà il percorso di evoluzione dell’azienda, garantendo una forte presenza nel mercato locale e facendo leva su un portfolio di prodotti unico, ampio e diversificato, per ampliare l’accesso in Italia e rendere disponibili queste importanti opzioni terapeutiche a tutti i pazienti.

“Sono orgogliosa di rappresentare Organon Italia – ha dichiarato Flavia Binetti, – un’azienda che è da sempre guidata dalle competenze e dalla professionalità delle sue persone e che ha fatto dell’inclusione il tratto dominante e realmente agito all’interno della nostra organizzazione. Insieme al mio team di
Leadership e tutti i colleghi di Organon Italia proseguiremo il nostro impegno per le donne,
concentrandoci sempre più verso quelle patologie che interessano in modo disproporzionale
l’universo femminile e sono spesso ancora insoddisfatte come per esempio l’emicrania, una
condizione che affligge le donne tre volte più degli uomini e per la quale le pazienti arrivano alla
corretta diagnosi molto in ritardo con un pesante aggravio per la loro qualità di vita”.



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