Decreto Bollette 2025: iter parlamentare e principali emendamenti


Il Decreto Bollette 2025 (Dl n. 19 del 28 febbraio 2025) sta proseguendo il suo percorso parlamentare ed è attualmente in esame presso la Commissione Attività produttive della Camera. L’obiettivo del provvedimento è mitigare gli effetti del caro energia su famiglie e imprese. Il testo ha visto un intenso ciclo di audizioni il 19 e 20 marzo, con la partecipazione di oltre quaranta rappresentanti di associazioni di categoria, sindacati e operatori del settore energetico.

Numerosi emendamenti sono stati presentati, e la conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha fissato l’approdo del decreto in Aula per il 7 aprile. Tra le proposte più rilevanti emergono interventi sul repowering degli impianti eolici e fotovoltaici, semplificazioni per le energie rinnovabili e modifiche normative per incentivare il mercato del gas naturale.

Semplificazioni per il repowering eolico e fotovoltaico

Tra le modifiche proposte, vi è una richiesta bipartisan di semplificare le procedure per il repowering degli impianti eolici e fotovoltaici. Si suggerisce di rendere obbligatoria la valutazione di impatto ambientale (VIA) solo per interventi che aumentano la potenza oltre i 30 MW, mentre per gli altri casi basterebbe la valutazione di incidenza (VINCA), se necessaria.

Un altro emendamento propone che, in caso di repowering, il gestore di rete elabori una soluzione tecnica minima per adeguare la connessione esistente, garantendo priorità di trattamento e immissione dell’incremento di potenza, mantenendo invariato il punto di connessione.

Inoltre, si suggerisce di destinare fino al 50% dei contingenti dei bandi del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) agli interventi di ricostruzione integrale degli impianti eolici.

Espansione delle comunità energetiche rinnovabili

Un emendamento a prima firma di Francesco Battistoni (FI) propone di ampliare la platea dei partecipanti alle comunità energetiche rinnovabili, includendo le aziende territoriali per l’edilizia residenziale (Ater), gli istituti pubblici di assistenza e beneficenza (Ipab), le aziende pubbliche per i servizi alle persone (Asp) e i consorzi di bonifica.

Deroghe per l’installazione di impianti fotovoltaici su aree agricole

I gruppi parlamentari convergono sulla necessità di introdurre un’ulteriore deroga ai limiti di installazione di impianti fotovoltaici a terra in aree agricole, a condizione che siano finalizzati a soddisfare i consumi energetici delle imprese industriali. La deroga si estenderebbe anche ai progetti realizzati da terzi che stipulano contratti di approvvigionamento a termine (PPA) con le imprese.

Proposte su detrazioni fiscali per il riscaldamento

Infine, un emendamento propone il ripristino delle detrazioni fiscali per alcuni sistemi di riscaldamento a metano, purché predisposti per l’utilizzo di combustibili puliti. Tuttavia, questa proposta potrebbe entrare in conflitto con le linee guida dell’Unione Europea in materia di transizione energetica.

Stop alla modifica del bonus elettrodomestici e al rinvio delle assicurazioni contro le catastrofi

Non passa la proposta di modifica del bonus elettrodomestici avanzata come emendamento al Decreto Bollette. La norma, presentata da Silvio Giovine (FdI), è stata dichiarata inammissibile nel corso dell’esame in Commissione Attività produttive alla Camera. La proposta prevedeva l’introduzione dello sconto in fattura e l’eliminazione del requisito della classe energetica di riferimento.

Dichiarata inammissibile anche un’altra proposta, sempre a firma FdI, che puntava a rinviare di sette mesi l’obbligo per le imprese di assicurarsi contro le catastrofi naturali.

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