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29/03/2025
– Un sospiro di sollievo per oltre 30mila imprese della provincia di Pesaro e Urbino. A pochi giorni dall’entrata in vigore dell’obbligo di assicurarsi contro le calamità naturali, è arrivata in extremis la proroga dal Consiglio dei ministri. “Una decisione dettata dal buon senso – dice il presidente della CNA di Pesaro e Urbino, Michele Matteucci – su questo scottante argomento che in questi giorni ha tolto il sonno a tanti dei nostri imprenditori”.
Ci sarà tempo fino al primo di gennaio del prossimo anno per sottoscrivere una polizza per assicurarsi contro i danni catastrofali. Per le medie imprese la proroga scade il primo ottobre 2025 mentre per le grandi imprese non sono previste proroghe ma per 90 giorni non si avranno sanzioni per chi non adempie. Scongiurato dunque il richio per le imprese, dal primo di aprile di non vedersi rimborsare i danni subiti in caso di terremoto o alluvione e di essere escluse da bandi pubblici e finanziamenti da parte delle banche”.
In CNA di Pesaro e Urbino si tira un sospiro di sollievo e si valuta positivamente il provvedimento del Consiglio dei ministri. Il Governo ha accolto le ripetute richieste della Confederazione e di tutto il sistema produttivo di spostare in avanti l’obbligo a causa dei molti elementi di incertezza.
“La proroga a gennaio – aggiunge il direttore CNA, Claudio Tarsi – è senza dubbio adeguata per sciogliere una serie di nodi interpretativi, fissare criteri e requisiti standard dei contratti, realizzare il portale Ivass che consenta alle imprese di confrontare le offerte e scegliere in modo consapevole”.
In provincia di Pesaro e Urbino per oltre 30mila imprese, ed almeno 10mila tra attività autonome, studi professionali, il calendario si è semplicemente spostato in avanti di qualche mese per adempiere a quello che comunque sembra ormai un provvedimento inevitabile. Rimane la perplessità dell’associazione relativamente alla questione di principio secondo la quale debbono essere le imprese a dover provvedere per eventuali danni causati dall’incuria del territorio”.
Il tavolo convocato per lunedì prossimo al Mimit con le associazioni datoriali diventerà ora un prezioso appuntamento per definire in tempi rapidi il percorso per costruire un quadro chiaro ed efficiente, perché non sono chiari ancora molti aspetti di applicazione del futuro provvedimento.
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