Anche per il Pd di Rovigo il biometano fatto bene non esiste


ROVIGO – Non è economia circolare, è un impianto potenzialmente dannoso per la salute pubblica e per la sicurezza, i rischi di inquinamento per quanto riguarda le emissioni, le polveri sottili, gli odori, sono certi, i vantaggi per la cittadinanza non ci sono. Nessuno sconto nel giudizio del Pd di Rovigo su un impianto di trattamento rifiuti della filiera agroalimentare in attesa di essere realizzato a Sarzano, già autorizzato dalla Regione del Veneto ed a cui il Comune di Rovigo ha espresso parere favorevole accordandosi con l’azienda proponente per le opere di compensazione ambientale.

“Come Partito democratico nella battaglia contro l’impianto per la produzione di biometano di Sarzano siamo al fianco dei cittadini e della comunità. Non si agisce così, senza un preventivo confronto franco, democratico, rispettoso” dichiarano dalla sede del Pd di Rovigo Lucia Pollato, Diego Crivellari e Palmiro Franco Tosini rivolgendosi all’amministrazione guidata dalla sindaca Valeria Cittadin.

Primo: contrastare l’insediamento dell’impianto a biometano di Sarzano, che non presenta alcun beneficio economico per la comunità, non risponde ad alcun requisito di economia circolare, presenta profili di rischio sia dal punto di visto delle emissioni, inquinanti e odorigene, che da quello relativo alle possibilità di incendio ed esplosione e, infine, rischia di portare al collasso la situazione della viabilità nella frazione.

Secondo: dotarsi in ogni caso di uno strumento che consenta di sorvegliare – e, nel caso, bloccare, tramite ricorsi al Tar o alle Autorità competenti – l’attività degli impianti a biometano presenti sul territorio comunale di Rovigo.

Questa la posizione e queste le priorità del Pd Rovigo, che si tradurranno nella mozione in consiglio comunale che verrà presentata dai consiglieri Diego Crivellari e Palmiro Franco Tosini, per proporre la istituzione del “Comitato di Controllo degli Impianti di Biometano a Rovigo”. Un organismo che coinvolga anche rappresentanti della comunità locale e che abbia facoltà di sorvegliare e monitorare il funzionamento di questi impianti.

Una iniziativa forte, presentata oggi, sabato 29 marzo, nella sede del Pd, da Crivellari e Tosini, assieme a Lucia Pollato, avvocato e responsabile Ambiente e Giustizia del Pd di Rovigo.

E’ stata proprio Pollato a introdurre il tema. “La nostra posizione sull’impianto di Sarzano è chiara: netta contrarietà e pieno sostegno alla comunità – ha esordito – in difesa dell’ambiente e della salute pubblica. Abbiamo incaricato un esperto, come il professor Gianni Tamino, docente universitario emerito di Biologia Generale all’Università di Padova, di valutare il progetto. La sua relazione ha risposto in maniera chiara: è un progetto da bocciare. Per le emissioni inquinanti e odorigene; perché non rispondente ai requisiti previsti dalla normativa in materia di economia circolare; perché non comporta alcun beneficio per il territorio; perché esiste il rischio si verifichino esplosioni e incendi”.

“Riteniamo sbagliato – ha chiuso – imporre un impianto di questo tipo senza alcun confronto con la cittadinanza e, dobbiamo purtroppo dirlo, questa situazione è figlia anche dell’attendismo di chi ha guidato la giunta della precedente amministrazione. Ora servono azioni concrete”.

Come, appunto, l’istituzione dell’organismo di controllo. “Questa è l’ultima occasione per questa amministrazione comunale di apparire democratica, accogliendo il nostro suggerimento – ha spiegato Tosini – Perché c’è poco da fare: questo impianto non porterà nulla al territorio, ma solo profitti ai privati, a una società con capitale sociale di 10mila euro, assolutamente inadeguato a fare fronte a eventuali responsabilità, che, come altre, viene in Polesine vedendolo come une terra di conquista, dove i terreni costano poco”.

“Lo studio del professor Tamino – spiega Crivellari – conferma purtroppo i timori dei comitati, ma anche di tanti semplici cittadini. Quello che noi proponiamo è un organismo di verifica e di garanzia, competente per il controllo degli impianti a biometano, incluso quello, nel malaugurato caso si realizzasse, di Sarzano. Non dimentichiamo, poi, che, in tema di biogas, è appena arrivato il No del Comune di Rovigo al progetto di Ecoambiente, che sarebbe stato pubblico, con ricadute economiche positive per il Polesine e al servizio del territorio: esattamente il contrario di quello che viene proposto da privati. Un no pesantissimo, che contribuisce a spingere l’impianto al quale siamo, anzi, contrari. Una scelta, davvero, ulteriormente sconcertante”.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link