Il Settore delle Politiche Sociali del Comune di Cremona attraverso il convegno “Cremona città della longevità”, che si è svoto sabato mattina in Sala dei Quadri di Palazzo Comunale alla presenza di un folto pubblico, ha restituito alla cittadinanza gli esiti della ricerca “Cremona over 60: screening sull’autosufficienza per un invecchiamento sano e di qualità” della quale era stato ispiratore il prof. Daniele Villani venuto a mancare lo scorso anno.
L’indagine è stata condotta in collaborazione con l’Università di Genova, Dipartimento di Scienze Politiche ed Internazionali, ed ha analizzato in maniera approfondita il benessere degli over 60 residenti a Cremona, considerando aspetti cruciali quali la salute, l’autosufficienza, la socialità e l’utilizzo delle tecnologie digitali. Attualmente sono poche le ricerche ad ampio raggio sulla popolazione che permettano di individuare preventivamente l’emergere di bisogni. L’attenzione spesso è focalizzata sulle persone con condizioni di salute già compromesse e di conseguenza si tende a progettare interventi in ottica emergenziale. Questa ricerca consente di colmare tale gap.
L’invecchiamento della popolazione, la denatalità e la mobilità stanno trasformando le città, e Cremona non fa eccezione. “Abbiamo avviato questo percorso di ricerca per comprendere meglio questi cambiamenti, nella convinzione che studiare la realtà degli over 60 e anticipare i bisogni della futura popolazione anziana sia essenziale per migliorare la programmazione dei servizi”, afferma il sindaco Andrea Virgilio.
La ricerca offre, dunque, una nuova prospettiva sulla longevità, trasformando l’invecchiamento in una concreta opportunità per la salute, la socialità e il benessere. “I dati raccolti offrono significativi spunti per sviluppare politiche sociali innovative e sostenibili, capaci di promuovere un invecchiamento sano e di qualità e, allo stesso tempo, i legami tra le generazioni, che sono la chiave per una comunità più coesa e resiliente”, dichiara l’assessora alle Politiche Sociali e Fragilità, Marina Della Giovanna, che aggiunge “il Comune di Cremona ringrazia tutte le persone over 60 che, facendosi intervistare, hanno reso possibile la realizzazione del progetto di ricerca”.
Il metodo di ricerca si è basato su un sondaggio sulla popolazione residente over 60 (23.646 unità su 71.223 residenti totali, pari al 33,2%), sull’estrazione di un campione di 1.300 persone over 60 rappresentativo della popolazione residente per fascia di età (60-69 anni; 70-79 anni; 80 e oltre), fascia di reddito, quartiere di residenza.
I dati, basati su 840 interviste a cittadini e cittadine residenti a Cremona, restituiscono un’immagine della popolazione over 60 positiva per quanto riguarda le fragilità, ma con alcune dimensioni alle quali prestare grande attenzione: tra queste la solitudine, le disuguaglianze di genere e una certa ritrosia nei confronti del digitale. I ricercatori dell’Università di Genova sottolineano, in particolare, che “i servizi digitali in ambito socio-sanitario saranno sempre più diffusi, ma affinché il potenziale innovativo venga pienamente sfruttato, è indispensabile un duplice sostegno: da una parte, una campagna di formazione digitale mirata a ciascun target della popolazione over 60; dall’altra, il rafforzamento dei legami intergenerazionali, capaci di favorire uno scambio continuo di competenze e conoscenze”.
Il Settore Politiche Sociali del Comune di Cremona e il gruppo di ricerca dell’Università di Genova si preparano adesso a passare dalla fase di screening alla sperimentazione di nuovi servizi, trasformando le evidenze raccolte in azioni concrete sul territorio. L’obiettivo è quello di sviluppare, grazie alle conoscenze acquisite, strategie di inclusione per ridurre le disuguaglianze nell’accesso ai servizi, con particolare attenzione alle persone sole o più esposte alle barriere sociali.
“E’ necessario costruire servizi innovativi basati su due pilastri: una strategia di quartiere e una prospettiva intergenerazionale, affinché luoghi e generazioni possano diventare risorse a supporto di chi ha bisogno”, dichiarano il prof. Niccolò Morelli, responsabile scientifico della ricerca per l’Università di Genova e Eugenia Grossi, dirigente del Settore Politiche Sociali del Comune di Cremona.
L’obiettivo è chiaro: una città più dinamica ed inclusiva, dove ogni generazione contribuisce a rafforzare il tessuto sociale, per garantire una migliore qualità della vita a tutti.
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