Scadenze fiscali aprile 2025 dietro l’angolo per lavoratori autonomi e contribuenti. Quali tasse e contributi devono essere versati? Quali documenti vanno presentati? Dai contributi per colf e badanti alle dichiarazioni fiscali, fino alle novità sulla classificazione Ateco, il calendario fiscale è veramente ricco di appuntamenti. Scopriamo tutte le date da segnare in rosso sul calendario per evitare sanzioni e adempiere correttamente agli obblighi tributari.
In questo articolo:
- Scadenze fiscali 10 aprile 2025
- 16 aprile 2025: versamenti per partite Iva e aziende
- Scadenze fiscali 25 aprile 2025: invio elenchi Intrastat per operatori Ue
- 30 aprile 2025: riammissione alla Rottamazione quater, modello 730 precompilato
Scadenze fiscali 10 aprile 2025
La prima grande scadenza fiscale di aprile 2025 riguarda i datori di lavoro domestico, chiamati a versare la prima rata dei contributi Inps per colf e badanti entro e non oltre il 10 aprile. Il versamento è essenziale per garantire la copertura previdenziale dei lavoratori domestici e deve essere effettuato attraverso una delle seguenti modalità:
- il Portale dei pagamenti con PagoPA;
- le tabaccherie aderenti al circuito Reti amiche;
- l’app IO;
- l’avviso di pagamento PagoPA scaricabile online.
Chi non effettua il pagamento entro la scadenza rischia sanzioni amministrative e il mancato riconoscimento della contribuzione ai fini pensionistici.
In parallelo, il fondo nuove competenze 2025 chiude la sua finestra di presentazione delle domande. Si tratta del fondo che sostiene le aziende che investono nella formazione dei dipendenti, offrendo contributi a fondo perduto per coprire i costi delle ore di formazione. Per partecipare, i datori di lavoro devono inviare la richiesta attraverso la piattaforma MyANPAL, utilizzando credenziali Spid, Cie o Cns.
16 aprile 2025: versamenti per partite Iva e aziende
A metà mese arriva una delle scadenze fiscali di aprile 2025 più importanti per imprese e lavoratori autonomi. Il 16 aprile segna il termine ultimo per diversi adempimenti:
- Irpef: pagamento delle ritenute sui redditi da lavoro dipendente e autonomo relative a marzo 2025. Il versamento deve essere effettuato utilizzando il modello F24, inserendo il codice tributo 1040;
- Contributi Inps: versamento per i lavoratori dipendenti relativi al mese precedente;
- Iva mensile: le imprese con liquidazione Iva mensile devono saldare l’imposta dovuta per marzo 2025, sempre tramite modello F24 con codice tributo 6003.
La scadenza è fondamentale per chi gestisce un’attività economica: eventuali ritardi possono comportare sanzioni e interessi di mora. Per chi si trova in difficoltà con i pagamenti, è possibile valutare la rateizzazione o accedere alle agevolazioni previste dalle normative fiscali.
Scadenze fiscali 25 aprile 2025: invio elenchi Intrastat per operatori Ue
Le aziende che effettuano operazioni commerciali con soggetti residenti in altri Paesi dell’Unione europea devono trasmettere gli elenchi riepilogativi Intrastat entro il 25 aprile 2025. L’obbligo riguarda sia le cessioni di beni che le prestazioni di servizi verso imprese Ue.
- I contribuenti mensili devono comunicare i dati relativi a marzo 2025.
- I contribuenti trimestrali devono invece trasmettere i dati del primo trimestre dell’anno.
L’invio può essere effettuato tramite:
- il sistema telematico E.D.I. dell’Agenzia delle Dogane;
- l’apposito servizio telematico dell’Agenzia delle Entrate.
Ricordiamo che il mancato invio degli elenchi Intrastat può portare a sanzioni amministrative che variano a seconda della gravità dell’omissione.
30 aprile 2025: riammissione alla Rottamazione quater, modello 730 precompilato
L’ultimo giorno del mese coincide con diverse scadenze di rilievo per aziende, lavoratori autonomi e contribuenti in generale. Due spiccano su tutti, la riammissione alla Rottamazione Quater e la disponibilità del modello 730 precompilato. Ecco gli adempimenti da rispettare entro il 30 aprile 2025:
- Dichiarazione Iva 2024: i soggetti passivi Iva devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione relativa all’anno precedente, esclusivamente in via telematica;
- Nuova classificazione Ateco 2025: con il debutto dei nuovi codici, sarà possibile scegliere se utilizzare i codici AtecoO 2017 (aggiornati nel 2022) o adottare subito i nuovi codici previsti dalla riforma;
- Disponibilità dei modelli precompilati: dal 30 aprile, lavoratori dipendenti e pensionati potranno accedere al modello 730 precompilato, mentre i titolari di partita Iva avranno a disposizione il modello Redditi precompilato.
Sulla riammissione è bene fare delle precisazioni. Chi ha aderito alla Rottamazione quater ma è decaduto dal piano di pagamento entro il 31 dicembre 2024 ha l’ultima possibilità di rientrare nella definizione agevolata. La domanda di riammissione deve essere inviata all’Agenzia delle Entrate Riscossione entro il 30 aprile 2025. Dopo la richiesta, entro il 30 giugno 2025, verrà inviata una comunicazione con l’importo delle somme dovute e i relativi bollettini di pagamento, suddivisi secondo il piano di rate scelto.
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