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Etichettatura dei vini, proteste contro la nuova normativa UE


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L’etichettatura dei vini richiede un’apposita normativa UE, recentemente modificata: scattano le proteste

Etichettatura del vini, il settore contro l’Unione Europea

In vigore dallo scorso 8 marzo, la normativa europea sull’etichettatura dei vini non ha riscosso consensi da parte degli esperti del settore. Sono sorti nuovi obblighi, tra cui l’indicazione delle informazioni nutrizionali, l’eventuale presenza di allergeni, il valore energetico del vino e l’elenco degli ingredienti. Non solo: a far insorgere il settore è stato un documento di lavoro che contiene misure penalizzanti per il settore vitivinicolo in generale, promosso dalla Commissione Europea e chiamato Beca (Beating Cancer).

La Commissione Europea richiede una tassazione più elevata, una limitazione delle vendite transfrontaliere, una regolamentazione ad hoc per la pubblicità, nonché l’introduzione di avvertenze di tipo sanitario sulle etichette. Coldiretti, assieme all’associazione Filiera Italiana, non ci sta e, di recente, ha scritto alla presidente della Commissione Europea von der Leyen, per far sentire la propria voce e per richiedere di bloccare il documento.

Le prospettive in Italia per il settore

Sappiamo bene come il settore vitivinicolo in Italia sia uno dei più fiorenti. L’intera filiera, infatti, conta ben 240mila viticoltori, che offrono opportunità di lavoro a ben 1,3 milioni di addetti. E’ pur vero che da una parte si registra un calo di consumo di vino, specialmente nelle giovani generazioni. Questo comporta un problema grande di tipo economico. Le nuove generazioni non sembrano molto attratte dai vini classici, mentre si registra un boom di domanda di vini sostenibili e biologici.

Buono ancora il settore delle bollicine, prosecco e champagne, che conferma il trend di crescita negli ultimi anni, anche tra le giovani generazioni. In questo contesto diversificato si inserisce in questo modo il documento della Commissione Europea, che propone così una nuova stretta su etichette e su tasse: ciò potrebbe aver ripercussioni negative importanti nel settore.



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