ecco gli aiuti per le piccole e medie imprese


Regione Liguria stanzia 4 milioni di euro in favore delle imprese che intendono quotarsi in borsa. Si tratta di una misura sperimentale, a valere sulle risorse del Pr Fesr 2021-2027, finalizzata al rafforzamento patrimoniale delle piccole e medie attività economiche attraverso la quotazione su sistemi multilaterali di negoziazione Mtf.

“È un grande aiuto finanziario che viene dal mercato diffuso, non da una banca o da qualcuno che ha deciso di investire, il mercato diffuso si equilibra – ha commentato il presidente della Regione Marco Bucci -. Il presidente è intervenuto anche sul tema dei dazi e l’opportunità per le imprese di quotarsi in borsa: “Non vedo l’associazione tra le due cose, i dazi sono una cosa, quotarsi in borsa un’altra. Chi mischia le cose non ha capito come funziona il sistema, tra l’altro occuparsi di industria senza avere lavorato un giorno ci vuole un bel coraggio, almeno che uno abbia fatto un’esperienza di lavoro per occuparsi di industria. Un conto è la quotazione che è una cosa importante, un aiuto che diamo alle imprese e quello che presentiamo oggi è un programma che non esiste in nessun’altra Regione d’Italia esclusa la Lombardia, quindi siamo degli anticipatori da questo punto di vista ed è un aiuto alle imprese anche soprattutto alle medio piccole per potersi quotare in borsa e andare a prendere le risorse del mercato, che è una cosa importantissima, all’estero si usa tantissimo perché è una forma di finanziamento che viaggia in una maniera molto diffusa, non è più una questione di una banca o di un’altra, ma è molto diffusa in termini di consenso pubblico, e questo è un valore molto importante.

Il secondo punto è che consente di aprirsi a mercati diversi e qui forse potrebbe entrarci il discorso dei dazi, forse perché dipende da che mercato è. Comunque io ho una mia personale opinione su quello che sono i dazi perché, come successo per il Messico, per esempio, è soltanto un invito alla negoziazione, sedersi al tavolo e negoziare, cosa che si è sempre fatta da che mondo è mondo, dai tempi degli antichi romani, loro negoziavano con il Gladio sul tavolo, questi negoziano con i dazi, ma non c’è molta differenza”.

In particolare, gli indirizzi approvati in giunta regionale prevedono la concessione di contributi a fondo perduto, per un massimo di 600mila euro a domanda, a copertura del 50% dei costi sostenuti dalle imprese per l’ammissione alla quotazione e per le spese correlate nei tre anni successivi.

“Per rafforzare la competitività del sistema ligure è necessario sostenere, oltre l’accesso al credito, il livello di patrimonializzazione delle imprese, specie quelle medio-piccole, alle prese nel quotidiano con sfide importanti per mantenere il posizionamento sui mercati nazionali e internazionali. Lo sa bene la Liguria, che conserva, nonostante un tessuto economico composto per oltre il 90% da attività con meno di 9 dipendenti, ampi margini di sviluppo – spiega il consigliere delegato allo Sviluppo economico e alla Programmazione Fesr Alessio Piana – Con questa misura sperimentale, intendiamo ridurre questo limite dimensionale, aiutando le attività che volessero diventare grandi a quotarsi in borsa. Un percorso di crescita aziendale che, oltre a migliorare il potere negoziale nei confronti di fornitori, dei clienti e degli intermediari finanziari, può rappresentare un elemento di crescita economica ed occupazionale per tutto il nostro territorio”.



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