Nuovo bonus pannelli solari: ecco la modulistica e le scadenze


Non solo un nuovo bonus pannelli solari con vantaggi economici, ma un sistema avanguardista che potenzia i risultati.

Potenziamento di risultati in termini di efficienza e risparmio, il nuovo bonus pannelli solari è un’occasione d’oro. Arrivano tariffe che ne incentivano l’utilizzo, ma anche contributi a fondo perduto. Come usufruirne e quali azioni porre in essere per evitare errori.

Nuovo bonus pannelli solari: ecco la modulistica e le scadenze- Trading.it

Il nuovo bonus pannelli solari implica abbracciare il progresso. Stanziati 323 milioni dal MASE, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, da canalizzare nell’utilizzo di impianti sperimentali.

Il bando è attivo, si chiama “Agrivoltaico 2025”, e propone un contributo a fondo perduto con tariffe che incentivano l’uso di impianti ultra-rivoluzionari. Un sistema che produce tanto e spreca pochissimo. Un rapporto inversamente proporzionale che piace!

Ci si può iscrivere già dal 1° aprile, e c’è tempo per ulteriori 90 giorni. Quindi, fino al 30 giugno alle ore 12 è possibile inoltrare le domande, ma ne resterà escluso chi è titolare di un progetto già ammesso nel 2024.

Sono a disposizione due procedure per accedervi. La prima è tramite registri, mentre la seconda mediante aste allegate ai bandi e graduatorie di riferimento. Il portale è quello agrivoltaico del Gse.

Con la riapertura dei termini di utilizzo, si conferma la potenza innovativa dell’agrivoltaico. Ma quali sono i requisiti per averlo? Soprattutto quali gli investimenti ammessi?

Come funziona il nuovo bonus pannelli solari? Istruzioni per l’uso!

Sono gli imprenditori agricoli i destinatari, e potranno installare pannelli compatibili con le proprie imprese. Il MASE mette a disposizione 323 milioni di euro, riprendendoli da quei 1,1 miliardi costituenti il PNRR, già impiegati nella maggior parte dei fondi del 2024. Quindi, riserve ben investite, ma come?

sistema agrivoltaico
Come funziona il nuovo bonus pannelli solari? Istruzioni per l’uso!- Trading.it

Gli incentivi sono previsti in conto capitale, con annessa un’ulteriore tariffa da applicare nella produzione di energia. Chi ne beneficia lo fa in maniera individuale, ma anche in forma associata. Circa un 70% della superficie totale è da destinare all’attività agricolo-pastorale.

Chi è stato già ammesso alle graduatorie precedenti, non può farne nuovamente richiesta. Perché sì ci sono riserve, ma vanno date agli imprenditori che ne necessitano. Investire intelligentemente, implica fare una selezione.

Ottimizzazione delle risorse della terra e dell’energia solare per la coltivazione agricola e pastorale. Gli impianti hanno delle caratteristiche da rispettare. I moduli elevati da terra, misurare un minimo di 1,3 fino a 2,1 metri. Anche i sistemi di monitoraggio, e la stessa potenza nominale degli impianti deve oltrepassare i 1kw.

Ci deve essere conformità alla norma Uni Cei En Iso/Iec 17025 per la qualità e la sicurezza del prodotto, anche nel rispetto dell’art. 17 del regolamento UE 2020, il n. 852.

Prima di fare richiesta, bisogna constatare che il preventivo di connessione alla rete dell’impianto, sia approvato, e che un istituto bancario possa attestare la capacità finanziaria di chi se ne occupa.

I destinatari possono dividere per un 40% dei costi ammissibili, sempre in forma di contributi a fondo perduto, con una tariffa incentivante. Per comprare impianti innovativi, forniture con sistemi di cumulo, attrezzature previste dalla linee guida, e connessione elettrica nazionale. Infine, l’investimento di opere edili collegate all’intervento, studi che perfezionino gli intenti, con progettazioni e indagini geologiche, e collaudi tecnici e amministrativi.



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