Philips, a Roma l’evento sulla digitalizzazione nella sanità


07 aprile 2025 alle 18:40

Roma, 7 apr. (askanews) – La digitalizzazione è una delle sfide più importanti dei nostri giorni, sia in termini di ottimizzazione dei processi, sia per conoscere le innovazioni che caratterizzeranno la società del futuro. La sanità è sicuramente uno dei settori più strategici nei quali la tecnologia sta contribuendo in maniera significativa. Per analizzare in che modo strumenti innovativi, come l’intelligenza artificiale, si stanno inserendo nel tessuto sanitario nazionale, Philips ha ospitato l’evento ‘Healthcare Informatics Connect – Integrazione dei dati, AI e Cloud nei flussi clinici del futuro’. “Abbiamo in questo momento una grande opportunità che è dovuta all’incremento di circa il 10% negli ultimi due o tre anni di investimenti per innovazione in sanità, in particolar modo per la digitalizzazione e l’ informatizzazione delle strutture sanitarie” ha dichiarato Andrea Celli, Managing Director di Philips Italia, Israele e Grecia. “Le tecnologie ci sono, gli investimenti stanno aumentando, ma restano sfide da superare, come la possibilità di integrare facilmente queste tecnologie e l’intelligenza artificiale, che generalmente sono molto complesse, nei flussi clinici e in quelli operativi. Ci sono delle sfide di connettività, per dare la possibilità a tutti i nostri cittadini di accedere ai servizi. E sfide infrastrutturali di gestione del dato, di privacy, di sicurezza”.Roberta Ranzo, Sales Leader Enterprise Informatics di Philips Italia, Israele e Grecia, ha dichiarato: “La quantità di dati in sanità sta crescendo costantemente e richiede due tipi di strategie molto importanti. Una è la strategia dell’archiviazione, proprio per far sì che questo dato sia fruibile nel lungo periodo di cura del paziente. L’altro tema invece è la rilevazione di quello che è interessante all’interno del dato clinico. Qui si innescano tutta una serie di meccanismi relativi proprio agli algoritmi come quelli di intelligenza artificiale che aiutano gli operatori sanitari a individuare ciò che è importante all’interno del dato, e quindi va evidenziato, rispetto a quello che non Lo è”. Il settore sanitario produce circa il 30% di tutti i dati mondiali. Per tanto i dati, le , cui fonti possono essere molteplici, assumono un ruolo centrale per una gestione sempre più consapevole dei pazienti da parte dei professionisti, ma anche per rispondere a esigenze di efficienza, accessibilità e personalizzazione delle cure. “Nel settore sanitario, nel quale le fonti possono essere molteplici, l’ottimizzazione e l’integrazione dei dati possono rappresentare un’importante innovazione per una gestione sempre più consapevole dei pazienti da parte dei professionisti, ma anche per apportare contributi evolutivi notevoli e consegnare strumenti sempre più efficienti” – dichiara Gianluca Giaconia, Vice Presidente AIIC – “Abbiamo degli algoritmi fondamentalmente in diagnostica per immagini che migliorano la qualità dell’immagine, ma ci sono milioni di applicazioni che vanno nella detection e quindi nell’identificare e classificare dai nodi lipolmonari alle fratture, a qualsiasi tipo di lesione possa essere di supporto ai radiologi che devono fare la refertazione delle immagini”.Come emerso dall’incontro la generative AI in radiologia può alleviare la pressione dovuta alla carenza di personale, automatizzando attività ripetitive e migliorando l’efficienza diagnostica. Supporta la creazione di referti semplificati e relativi alla storia clinica del paziente, migliorando la comunicazione, anche a distanza, tra i professionisti. Il panel organizzato di Philips è stato quindi l’occasione per scoprire le potenzialità delle nuove tecnologie, come intelligenza artificiale e cloud computing nel settore sanitario, ma anche per comprendere le criticità e le sfide ancora da affrontare nei sistemi sanitari.



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